Lo scorso mese di maggio avevamo dato conto dell’importante presa di posizione della Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Cassazione in relazione alla ormai nota questione della rivalutabilità secondo il tasso d’inflazione programmato anche della somma corrispondente all’indennità integrativa speciale compositiva dell’assegno bimestrale ex legge 210/1992.
Ebbene, con la sentenza n.18109/2007 la Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, recependo le argomentazioni del Procuratore, ha accolto il ricorso presentato da un nostro Assistito e, richiamando i principi enunciati nella nota sentenza n. 15894/2005 da noi precedentemente ottenuta, ha annullato la sentenza della Corte d’Appello di Milano, Sezione Lavoro che si era pronunciata sfavorevolmente nel 2004, rinviando la causa a diverso collegio per la pronuncia definitiva.
Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, sentenza n. 18109/2007 dell’8 giugno – 27 agosto 2007
Set 29
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Tante chiacchiare-pronunciamenti-rimandi-sentenze su sentenze-Pensavo che l’Italia fosse la culla del diritto: mi sono resa conto che il diritto è rimasto nella culla e il mio Paese è diventato un Paese di ” dritti..” Come può pensare di essere credibile un sistema politico ( ma è di sinistra????) che si palleggia e indugia su pochi spiccioli a proposito della rivalutabilità del tasso di inflazione !!! Pensate invece alla moltiplicazione dei “palazzi” della politica sul territorio: Regioni,Province,Comuni, Comunità Montane( anche in riva al mare),comuni con poche centinaia di abitanti con Consigli e Giunte, Sindaci e Assessori,tutti pagati a replicare un sistema che fagocita milioni di EURO.Vedete forse il CORAGGIOSO RINNOVAMENTO?- non facciamoci illusioni di equità sociale in Italia: se metà di questi Signori non andranno a casa,non cambierà nulla o ben poco.
Buon Anno
Clara trento
Cari amici,
chiedo cortesemente (ed urgentemente) se qualcuno può indicarmi in che modo posso calcolare la rivalutazione Istat sulla quota dell’indennizzo L.210/92-
Io sono ascritta alla settima categoria ed ho visto che, per l’anno 2008, dovrei percepire bimestralmente Euro 1398,83 anzichè 1122,92. Ma quale criterio deve essere seguito per gli anni precedenti, a partire dal 1997? Io ho fatto alcuni calcoli ed ho quantificato la somma in Euro 10.600 circa totali , ma vorrei confrontarmi con qualcuno.Esiste un sistema da seguire per calcolare la differenza tra il percepito e quello in realtà dovuto come dai recenti pronunciamenti? Se qualcuno può darmi una mano sarei davvero grata.Auguro a tutti un Buon Anno ricco di serenità. Ne abbiamo tanto bisogno.
Clara