È sufficiente fare una carrellata sulla rete per scovare numerose “perle” di disinformazione, spesso proveniente da chi invece dovrebbe fornire un servizio al cittadino o, peggio ancora, da chi offre la propria “consulenza” in questa materia.
Approssimazione lessicale nel definire l’indennizzo come risarcimento, ostinazione nel ritenere fuori termine domande invece perfettamente tempestive, pressappochismo nel ritenere “guarito” e dunque non meritevole di ascrivibilità tabellare un soggetto, sol perché questi presenta transaminasi perfettamente nella norma.
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