Ottobre 22

Class action amministrativa sulle transazioni: ecco come intervenire

Si avvicina la data della discussione del ricorso per class action amministrativa promosso nei mesi scorsi avanti al TAR Lazio da alcune associazioni di danneggiati.
L’esame della più recente giurisprudenza conferma la possibilità di intervenire nella procedura non soltanto da parte di soggetti portatori di interessi diffusi di categoria, ma anche da parte dei singoli cittadini coinvolti.
Pertanto sia le associazioni a tutela dei danneggiati sia i singoli danneggiati che lo desiderino possono intervenire nel procedimento pendente sino a 20 giorni prima della data dell’udienza (e dunque sino al 14 novembre 2011 essendo stata fissata l’udienza di discussione al 5 dicembre p.v.).
Naturalmente, per correttezza e trasparenza, va segnalato che la mancata partecipazione all’iniziativa non sarà di per sè decisiva per l’eventuale buon esito della transazione, mentre per converso l’adesione di un numero significativo di danneggiati potrebbe – si spera – rappresentare un utile strumento di pressione per sbloccare un iter ormai fermo da tempo.
Detto in parole povere, non è affatto “obbligatorio” partecipare, ma potrebbe essere utile farlo…
Coloro i quali fossero comunque interessati ad intervenire avvalendosi delle prestazioni professionali del nostro studio potranno inviare una mail all’indirizzo info@studiolegalelrs.it per conoscere le modalità di adesione.
Per comprensibili ragioni di carattere organizzativo non sarà invece possibile fornire informazioni telefoniche nè accettare eventuali adesioni che dovessero intervenire dopo il 4 novembre p.v..
Cordiali saluti

Avv. Simone LAZZARINI

Agosto 12

Transazioni: il punto della situazione tra class action, Cedu ed ulteriori azioni in sede amministrativa, civile e penale

Quest’anno è mancato l’ormai consueto tavolo “tecnico” (l’aggettivo, nel corso degli anni, si è dimostrato essere puramente ornamentale) per ascoltare le “promesse” del Ministero della Salute sulla nota questione.
Forse è stato meglio così.
Almeno abbiamo risparmiato tempo e denaro.
Roma rimane una città splendida ed unica, ma certamente il turismo “amministrativo” (inteso come visite ai ministeri) non ha lo stesso appeal che una chiesa, un monumento o una piazza della città eterna possono offrire…
In assenza quindi di novità abbiamo deciso di rompere gli indugi con la class action amministrativa di cui abbiamo ampiamente parlato sul sito e per la quale attendiamo la fissazione dell’udienza di discussione nel merito.
Il 4 agosto, infatti, era stata erroneamente fissata un’udienza in camera di consiglio, come se il nostro ricorso recasse con sè anche una domanda cautelare in realtà non formulata e oltretutto neppure prevista dalla normativa di riferimento, col rischio che una sua celebrazione avrebbe potuto provocare nullià insanabili all’intera procedura.
A fronte delle nostre sollecitazioni il Presidente si è impegnato a fissare l’udienza di merito il prima possibile, considerato anche che l’art.1 comma 3 del D. Lgs. 198/2009 prevede che l’udienza di discussione del ricorso che viene fissata d’ufficio, in una data compresa tra il novantesimo ed il centoventesimo giorno dal deposito del ricorso.
L’Avvocatura dello Stato, invece, ha chiesto un rinvio a tempo indeterminato, con ciò una volta di più palesando l’intento deliberatamente dilatorio ed inconcludente (per usare un eufemismo) che anima l’amministrazione nell’ultimo periodo o, forse – volendo malignare – sin dall’inizio della vicenda.
Qualcuno, a fronte di quanto sopra, ci ha accusato di aver fatto una scelta avventata, ma onestamente – pur rispettando chi la pensa diversamente -, dopo diciotto mesi dall’inoltro delle domande per partecipare alle transazioni non si capisce cos’altro e quant’altro tempo avremmo dovuto attendere, in assenza oltretutto di elementi concreti e certi in ordine al raggiungimento in tempi rapidi di una soluzione, eventualmente anche politica, dell’annosa vicenda…
Non è tutto.
Proprio in questi giorni stiamo predisponendo ricorso alla Corte Europea dei diritti dell’uomo, che già avevamo adito la scorsa primavera sulla questione della rivalutazione, per segnalare nuovamente all’europa il comportamento tutt’altro che corretto dell’Italia nella gestione dell’intera vicenda.
Stiamo altresì valutando ulteriori azioni in sede amministrativa, civile e penale i cui contenuti, almeno per il momento, riteniamo opportuno non divulgare ma dei quali saranno per tempo notiziati in prima battuta i nostri Assistiti.
C’è da scommettere che sarà un autunno caldo (e non certo dal punto di vista meteorologico).

Avv. Simone Lazzarini

Luglio 29

Class action amministrativa per sbloccare le transazioni sul risarcimento del danno da trasfusioni di sangue infetto: il Ministero pubblica la notizia sul sito

In tardivo adempimento di quanto previsto dalla normativa (art. 3 c.2 D.Lgs. 20 dicembre 2009, n. 198) il Ministero della Salute ha dato notizia sul proprio sito dell’iniziativa in epigrafe indicata.
Ecco il testo del comunicato:
29 luglio 2011 – Ricorso ex dlgs n. 198/2009 – Ai sensi dell’art. 1 comma 2 del dlgs. n. 198/2009, si dà notizia che è stato notificato al Ministero un ricorso presentato dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio dall’Associazione Talassemici e Drepanocitici Lombardi Onlus, dall’Associazione Giovanile Thalassemici della Provincia di Lecce, dall’Unione Salentina Thalassemici e dall’Associazione per la lotta alla Talassemia finalizzato all’adozione degli atti prodromici alla definizione delle transazioni previste dalla legge 222/07 e dalla legge 244/07.
Buona serata a tutti.

Avv. Simone Lazzarini

Luglio 18

Depositato al TAR Lazio il ricorso per sbloccare la procedura transattiva: ora attendiamo di conoscere la data dell’udienza, ma il Ministero è già inadempiente

Come in precedenza comunicato, d’accordo con due colleghi e nell’interesse di quattro associazioni di danneggiati abbiamo notificato al Ministero della Salute ed al Ministero delle Finanze il ricorso ex D.Lgs. 20 dicembre 2009, n. 198 (la c.d. “class action amministrativa”)
Il ricorso con la prova dell’avvenuta notifica è stato depositato al TAR Lazio lo scorso 15 luglio.
Del ricorso notificato il Ministero avrebbe dovuto dare immediatamente notizia sul proprio sito istituzionale (art.1 comma 2 del decreto), ma ad oggi ciò non risulta ancora avvenuto, con ulteriore grave profilo d’inadempienza da parte dell’amministrazione.
Attendiamo ora di conoscere la data dell’udienza di discussione, prima della quale le associazioni rappresentative dei malati che vi avranno interesse potranno intervenire nel processo.
Ribadisco che, se il Tar dovesse accogliere la domanda, accertando l’eventuale scorrettezza del comportamento ministeriale, ordinerebbe alla pubblica amministrazione di porvi rimedio entro un congruo termine.
La decisione sarebbe poi trasmessa, dopo il passaggio in giudicato, agli organismi con funzione di regolazione e di controllo preposti al settore interessato, alla Commissione e all’Organismo di cui agli articoli 13 e 14 del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, alla procura regionale della Corte dei conti per i casi in cui emergessero profili di responsabilità erariale, nonche’ agli organi preposti all’avvio del giudizio disciplinare e a quelli deputati alla valutazione dei dirigenti coinvolti, per l’eventuale adozione dei provvedimenti di rispettiva competenza.
Inutile dire che, con i colleghi, confidiamo che l’iniziativa assunta possa finalmente sbloccare l’iter transattivo (senza attendere la decisione del Tar), essendosi anche nel frattempo apparentemente (e purtroppo) arenata la strada del c.d. “superindennizzo” alla quale si riferiva la bozza di decreto-legge presentata in Consiglio dei Ministri lo scorso 5 maggio.
A presto con aggiornamenti sul punto

Avv. Simone LAZZARINI

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